COME CURARE UN TATUAGGIO

Fino a completa guarigione e nel lungo periodo

Hai il tuo tatuaggio, ti piace, è nuovo di zecca. Ora devi prendertene cura al meglio per farlo guarire e mantenerlo splendido e sano nel tempo; trattandolo bene nei giorni immediatamente successivi renderai più veloce il processo di guarigione ed eviterai inconvenienti sgraditi.

Ogni persona reagisce diversamente all’esperienza di un tatuaggio e, se hai qualche dubbio, chiedimi pure: in base alla mia esperienza, ti basta seguire queste semplici ma importanti indicazioni.

Se infine sospetti un’infezione o una reazione allergica (molto rara per un tatuaggio eseguito correttamente da un professionista) contatta subito il tuo medico: in ogni caso, non affidarti al fai da te.

Come curare un tatuaggio appena fatto

Appena concluso il tatuaggio, pulisco la parte interessata con acqua demineralizzata e sapone neutro. La cospargo quindi con un sottile velo di vaselina e applico la pellicola che serve per proteggere momentaneamente il tatuaggio da qualunque contatto esterno. In più, si proteggono i tuoi vestiti da piccole fuoriuscite di inchiostro (come saprai, l’inchiostro per tatuaggi non va più via una volta entrato in contatto con i tessuti). Ora tocca a te.

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Appena arrivi a casa, lavati le mani, togli la pellicola dal tatuaggio e buttala via.

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Dopo 2 ore dall’esecuzione del tatuaggio, con le mani ben pulite, lava la parte con acqua tiepida o fredda e sapone delicato senza profumo (sapone neutro o sapone di Marsiglia); asciuga tamponando delicatamente e applica un sottile strato di BEPANTHENOL pasta lenitiva.

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Per i primi due (al massimo 3) giorni il tatuaggio potrebbe buttare fuori inchiostro in eccesso misto a sangue diluito (ecco perché va lavato più spesso); è normale e, passata questa fase, il tatuaggio inizia ad asciugarsi.

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Non esporre il tatuaggio al sole o lampade solari che possono favorire lo scolorimento e accelerarne l’invecchiamento.

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Non immergerti in acqua di mare: il cloro, i batteri o le impurità potrebbero causare infezioni.

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Evita anche piscina, saune e bagni turchi: l’umidità potrebbe compromettere la cicatrizzazione del tatuaggio e farlo scolorire.

Come curare un tatuaggio nelle prime due settimane

Un tatuaggio appena fatto è una ferita aperta che, fino a completa guarigione, potrebbe essere veicolo di infezioni: è molto importante trattarlo con delicatezza, con le mani sempre ben pulite e seguire una routine post-tatuaggio regolare.

Nei primi giorni, è normale avvertire un po’ di prurito e vedere la pelle un po’ gonfia e arrossata: devi solo aspettare il naturale processo di guarigione della pelle.

Icona vettoriale mano con acqua e sapone

Lava il tatuaggio con acqua e sapone neutro

Continua a lavare il tatuaggio con attenzione (evita il getto diretto dell’acqua), sempre con sapone delicato senza profumo (sapone neutro o sapone di Marsiglia) e acqua tiepida o fredda (visto che la parte è più sensibile al calore); asciuga tamponando delicatamente e applica un sottile strato di BEPANTHENOL pasta lenitiva.

Ripeti questo trattamento 2/3 volte al giorno per 10/15 giorni, finché il tatuaggio risulta guarito; nei primissimi giorni, fai questo trattamento anche 3 volte al giorno.

Sì, potrà sembrarti noioso ma fidati, il risultato ti ripagherà della fatica.
Icona vettoriale mano con tatuaggio e crema

Idratalo con la crema

Usa esclusivamente la crema per tatuaggio (va benissimo anche la pasta lenitiva BEPANTHENOL che si trova in farmacia): contiene pantenolo e altri ingredienti utili a sfiammare e idratare la pelle, favorendo la rimarginazione.

Non usare tanta crema che soffocherebbe il tatuaggio e lo farebbe restare troppo umido; applicane invece uno strato sottile più volte al giorno così da idratarlo regolarmente.

Non usare vaselina: quella la usa il tatuatore mentre realizza il tatuaggio ma non è utile per la cura perché è troppo grassa e non fa respirare la pelle.
Icona segni di sfregamento

Evita sfregamenti

Con le mani pulite lava la parte tatuata massaggiandola delicatamente, senza usare spugne e poi asciuga tamponando. Evita di indossare bracciali, orologi o qualunque cosa o indumento che possa stringere la zona.
Icona vettoriale mano con segni dopo aver grattato

Non grattarti

Questo è il periodo delle crosticine. Ti sembra che il tatuaggio si sgretoli ma, ovviamente, non è così. Il tattoo si sta solo cicatrizzando, la parte superficiale della pelle sta iniziando a cascare (esattamente come per un graffio o una piccola ferita superficiale) e pian piano il tatuaggio definitivo riaffiorerà e si stabilizzerà.

Non tirare via le crosticine: anche se potresti avvertire prurito (anche a causa di qualche peletto che ricresce dopo la rasatura fatta per la seduta) devi aspettare che caschino naturalmente man mano che la pelle sottostante si riforma. Tirandole via prima della naturale guarigione potresti tirar via anche piccoli pigmenti di colore compromettendo tutto il lavoro (il mio nel tatuarlo e il tuo nel sostenere la seduta).

Quindi, ripetiamo insieme: non grattarti.
Icona vettoriale mano con tatuaggio e onde che rappresentano la pelle che respira

Lascia respirare la pelle

Più la parte tatuata è esposta all’aria, prima si asciuga e si rimargina (esattamente come una piccola comune lesione).

Se puoi restare a casa per qualche giorno ti consiglio di tenere il tatuaggio più scoperto possibile e di coprirlo con garze solo per proteggere vestiti e lenzuola o per questioni igieniche.

Usa inoltre indumenti comodi, puliti e di cotone per consentire al tatuaggio di respirare.

Se devi coprirlo, una volta lavato e idratato con la crema, non usare la pellicola ma le garze di cotone che lasciano traspirare l’aria e favoriscono la rimarginazione. Le garze assorbono inoltre eventuali fuoriuscite di inchiostro in eccesso misto a sangue diluito che potrebbero macchiare vestiti o lenzuola.

Consiglio bonus
Se la garza indossata dopo diverse ore non viene via e resta in parte attaccata al tatuaggio, non tirarla via bruscamente; bagnala con un po’ di acqua e verrà via facilmente e senza traumi per la pelle.
Icona che indica divieto

Cosa non fare

In questa fase di rimarginazione:
  • - non esporre il tatuaggio al sole o lampade solari;
  • - non immergerti in acqua di mare o piscina;
  • - continua a evitare saune e bagni turchi;
  • - evita cerette e depilazioni con lametta;
  • - evita di fare sport per non sollecitare la parte.

Come prenderti cura del tatuaggio nel lungo periodo

Il tatuaggio guarisce dopo un paio di settimane anche se la pelle potrebbe apparire secca e squamosa, con pellicine qua e là che non lo lasciano intravedere al meglio; dopo un mese puoi godertelo davvero perché la pelle si è riformata alla perfezione e l’inchiostro sottostante si è assestato al meglio. Il tempo di guarigione dipende anche dalla parte tatuata (se il tatuaggio è molto elaborato significa che la parte anatomica è stata più trattata e ha quindi bisogno di più tempo per riprendersi).

È arrivato il momento di mantenerlo e dedicargli attenzione per far sì che il colore si conservi nel tempo. Questi i consigli che posso darti in base alla mia esperienza:

  • continua a mantenere la parte tatuata ben idratata: se la pelle è secca il tatuaggio risulta meno brillante quindi usa costantemente una semplice crema corpo per idratarla;
  • proteggi il tatuaggio dai raggi solari: spalma sempre una crema solare sulla parte per evitare che i raggi ultravioletti aggrediscano e sbiadiscano le tinte (un po’ come succede alle maglie nere stese al sole che, col passare del tempo, ingrigiscono). Se il tatuaggio è ben schermato resterà più definito e scuro.